Sul Gran Sasso nella piana di Campo Imperatore pascolano le mie pecore. Lo scenario è il lago di Passaneta ed i ruderi dell'abbazia cistercense di S.Maria del Monte, del XIII sec.: fino al secolo scorso, era abitata da monaci che riscuotevano il dazio ai pastori che custodivano le loro greggi durante la transumanza estiva.
Il lago era uno dei pochi posti in cui si potevano abbeverare gli animali..
INFO: lanaquilana@gmail.com
Su facebook ho avuto più risposte, "cardaccio" sarà pure italiano, ma a me fa troppo ridere! Io preferisco chiamarla "scarda" nel rispetto della tradizione di Barisciano, dove agli scardassieri è stata intitolata anche una strada. Libera la lana lavata dalle impurità rimaste, rende parallele le fibre districandole in modo da facilitare la filatura a mano della lana. La lana infatti così ottenuta, nella storia tramandata del paese, viene legata ad una asticella o sistemata su una conocchia e filata col fuso e tanta pazienza. A Campo Imperatore il 5 agosto vedremo insieme questi passaggi! Vi auguro una buona notte!
la mia prozia aveva in cantina uno strumento simile, ma più grosso e più.....primitivo, direi! Questo è più bello. A presto e grazie per il tuo apprezzamento...e incoraggiamento per il blog!! Ciao, Tiziana
Ciao Tiziana, sarebbe bello capire, se c'è ancora, se quella vecchia carda può ancora tornare a funzionare come una volta... Il tuo blog è davvero bello! Io vado spesso a vederlo e mi vengono anche tante idee guardandolo... Stamattina ti ho lasciato un commento, aspetto con ansia la tua risposta!! Buona giornata, Valeria
uhm....un cardaccio?? ^_^
RispondiEliminaSu facebook ho avuto più risposte, "cardaccio" sarà pure italiano, ma a me fa troppo ridere! Io preferisco chiamarla "scarda" nel rispetto della tradizione di Barisciano, dove agli scardassieri è stata intitolata anche una strada. Libera la lana lavata dalle impurità rimaste, rende parallele le fibre districandole in modo da facilitare la filatura a mano della lana. La lana infatti così ottenuta, nella storia tramandata del paese, viene legata ad una asticella o sistemata su una conocchia e filata col fuso e tanta pazienza. A Campo Imperatore il 5 agosto vedremo insieme questi passaggi! Vi auguro una buona notte!
Eliminala mia prozia aveva in cantina uno strumento simile, ma più grosso e più.....primitivo, direi! Questo è più bello. A presto e grazie per il tuo apprezzamento...e incoraggiamento per il blog!! Ciao, Tiziana
RispondiEliminaCiao Tiziana, sarebbe bello capire, se c'è ancora, se quella vecchia carda può ancora tornare a funzionare come una volta... Il tuo blog è davvero bello! Io vado spesso a vederlo e mi vengono anche tante idee guardandolo... Stamattina ti ho lasciato un commento, aspetto con ansia la tua risposta!! Buona giornata, Valeria
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