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domenica 14 ottobre 2012

L'impegno AquiLANA.



Care amiche ed amici, molti di voi si sono rivolti a me in questi giorni, tanto che sono rimasta incollata ore alla sedia per rispondere alle vostre mail. Il che ha fatto bene alla mia gravidanza piena di fastidiose contrazioni che mi hanno tormentato dall’inizio e sono sicura che al momento del bisogno mi abbandoneranno! Questa però è un’altra storia. Tornando a quanto vi dicevo, numerose mail e diverse richieste. La lana purtroppo è finita, quella filata. In realtà la maggior parte del nostro capitale lana sucida stanzia nei grandi magazzini di una compagnia di Biella dove aspetta i tempi di lavoro di un’enorme e bella realtà come quella. Pensavo allora, perché lasciarla in attesa? Perché i tanti chili sporchi devono aspettare??? Potrei farmeli lavare e filare nel rispetto di quella antica tradizione abruzzese che tanto amo e tanto rimpiango!! In preda a questi sentimenti, sono stata travolta dalle vostre affettuosissime mail, alcune però mi hanno fatto sorgere il dubbio che qualcuno non abbia profondamente compreso l’intenzione di questa nostra presenza sul web. Allora ribadisco per non creare confusione!

La mia non è una passione per le lane autoctone, ma un impegno nei confronti della lana prodotta nella mia bella e martoriata provincia aquilana affinchè col nostro lavoro e per una piccola parte possiamo contribuire al suo doveroso processo di rinascita,  per tutte le razze locali condannate all'estinzione a causa all'introduzione di una razza di pecora che ci hanno "consigliato" pensando che l'Italia potesse diventare una grandissima produttrice di lana, per i pastori che non ne possono più e per la mia famiglia che non vuole arrendersi e neanche trasformarsi in altre realtà! Si, la mia famiglia, il mio Ovidio, figlio e nipote di pastori, Ruggero suo padre, Ovidio suo nonno e Rizziero il suo bisnonno, tutti pastori!
Io vengo da una bella famiglia di Avezzano, i miei fantastici genitori mi hanno sempre spinta e guidata a fare e scegliere il meglio, sono stata una amazzone per tanti anni e poi ho intrapreso gli studi veterinari. Questi mi hanno formata soprattutto sulla gestione genetica delle greggi per migliorare le loro produzioni. Mi sono innamorata della lana, non del gomitolo, del vello sudicio e puzzolente,  che ti lascia quell’odore di cacca e lanolina sulle mani! Che ti sporca i pantaloni di grasso quando cerchi di immobilizzare una pecora per aiutarla a partorire, per controllarle i denti e la salute. Seguendo questa passione ho conosciuto il mio Ovidio, lui tosava ed io raccoglievo i velli delle pecore di un amico in comune. Da quel momento non ci siamo più lasciati, condividiamo tanto, una bimba splendida ed un bimbo in arrivo per Natale, la grande passione per la pastorizia e la insistente voglia di continuare a fare il mestiere che la famiglia di Ovidio fa da 4 generazioni e mi auguro 5! Con i miei studi in veterinaria ho quindi acquisito qualche competenza sulla lana e da quando sono entrata in azienda non ho fatto altro che puntare al suo rilancio. A gennaio sono 6 anni che ci lavoro. Abbiamo speso tempo, denaro e tante energie. Ho convinto Ovidio ad acquistare capi di alto valore genealogico per migliorare i velli del suo gregge. Ho imparato a distinguere un vello merinizzato da uno ordinario. Durante la tosatura di quasi 900 pecore mia cognata Roberta ed io puliamo 900 volte la postazione dove verranno tosate seguendo criteri di igiene, ho sensibilizzato gli amici durante la raccolta della lana appena tosata a scartare le parti del vello più sporche e meno pregiate, ho sopportato le lamentele di mio suocero per i chili di scarto accumulato e lui di contro ha sopportato la mia determinazione!! Oggi tutti insieme raccogliamo i primi frutti! La cosa più bella è che questa via della lana mi ha riservato solo sorprese meravigliose!!! A cominciare dal mio Ovidio.



AquiLANA filata è terminata. C’è una AquiLANA sporca che attende ancora il suo destino. 
Sto meditando il da farsi e come continuare per il futuro. L’obiettivo è certo: rilanciare tutto il patrimonio lana aziendale perché attualmente con la sua vendita in sucido non copriamo neanche le spese di tosatura! Ed il sentiero più giusto è quello che percorrerò insieme ai miei cari un passetto alla volta fidandomi, come ho fatto finora, di quell’istinto che abbiamo tutti, ma che io avevo perso e ho riscoperto grazie alla sacrificata ma splendida vita con il mio Ovidio.

8 commenti:

  1. Valeeeee, un post bellissimo!!!! Ciao Vale,ciao Ovidio!!!Da me Gianfranco e le Lolite!

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  2. l'impegno,la costanza e l'amore certamente vi darà i suoi frutti. il tuo chiarimento e queste foto sono state bellissime da trovare nel post!
    sapere che aspetti per Natale un bambino mi ha emozionato! vi auguro col cuore che ciò che desiderate si realizzi. un abbracio affettuoso. Mariella e Manu

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    1. Ciao belle amiche mie!! Sono contenta che il post vi sia piaciuto. Queste foto per noi sono momenti quotidiani, sempre speciali e capisco che lo siano anche per voi! Il nostro bimbetto arriverà tra il 22 ed il 29, ma già si fa sentire, scalcia come un forsennato! Un abbraccio a te e alla tua splendida figlia! Valeria.

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  3. Sono cose piene di così tanta anima che ci danno la gioia di lavorare il tuo bellissimo filato e la forza di portare avanti idee e progetti che ci ricordino le nostre radici per non globazizzare a tutti i costi rischiando l'estinzione.

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    1. Non aggiungo altro, brava Anto, hai detto proprio tutto. Grazie!

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