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sabato 12 gennaio 2013

Le azioni per evitare l'estinzione...

"La convinzione che i prezzi di vendita della lana spuntati dagli allevatori fossero inferiori rispetto al potenziale valore del prodotto e che tale situazione potesse essere invertita solamente se legata ad un processo di miglioramento qualitativo della materia prima, ha spinto l'Ente Parco ad affrontare la problematica, esaminando i passi più appropriati da compiere per arrivare ad una soluzione." 
Nel 2010 nasce per queste necessità il progetto Pecunia, iniziativa del parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga che ha l'obiettivo di incrementare il valore economico della lana prodotta nell'area Parco.
Pecunia è il nome della dea della ricchezza e dell'abbondanza, dal latino pucus, "bestiame" a significare che un tempo la pastorizia era sinonimo di prosperità e le pecore rappresentavano vere e proprie banconote. 

Oggi la situazione si è drammaticamente capovolta. Ad allevare rimangono pochissimi ed i più si trasformano in altre attività, a nome di quella tanto pubblicizzata multifunzionalità aziendale... 
Spesso sento parlare di geniali idee di rilancio, di meteore, comete e fuochi d'artificio! Non si parte mai dal presupposto di migliorare i prodotti aziendali, naturalmente parlo di qualità e prezzi!! L'agnello viene venduto allo stesso costo di 40 anni fa nonostante tutti i costi di produzione siano aumentati, il latte si difende solo se si investe nella sua trasformazione e la lana, così come il letame, è un vero e proprio pianto, non ha mai contribuito al reddito aziendale... 
Da qualche anno qualcosa sta migliorando, le Associazioni di categoria e gli Enti che lavorano con gli allevatori ci aiutano ad evitare l'estinzione (e di riflesso la loro) concentrandosi sui nostri prodotti! E' nato così il marchio di tutela per l'Agnello d'Abruzzo grazie all'Associazione Regionale Allevatori che assicura un migliore sistema di ritiro degli agnelli garantendo prezzi per quanto possibile dignitosi durante tutto l'anno. Ed altro grande passo lo si è fatto grazie al Progetto Pecunia. 
Il Parco Nazionale con la sua azione sul territorio ha permesso agli allevatori di conoscere la filiera della lana e ritirando la lana sucida dell'intera area Parco secondo alcuni precisi criteri ha consentito di ottenere migliori prezzi di vendita. Di fatto è richiesto un minimo impegno all'allevatore durante la raccolta della lana per ottenere un prezzo al chilo di sucido decente ed uno sforzo più grande nell'eventualità l'allevatore decidesse di trasformare direttamente la sua lana sucida in filato per venderla come tale. Ad ogni modo le alternative proposte sono valide entrambe. 
L'allevatore deve impegnarsi per primo se non vuole estinguersi...
Le Associazioni e gli Enti migliori in provincia ci appoggiano nella maniera giusta, abbiamo poi forti gambe, braccia robuste ed un cervello ben pensante!! Miglioriamo i nostri prodotti, creiamo filiere per loro e "camperemo" bene rimanendo fedeli a noi stessi. Ce l'abbiamo sempre fatta e ce la continueremo a fare col nostro lavoro, la dignità e la passione!!

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