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giovedì 5 luglio 2012

La transumanza a Campo Imperatore





Ci siamo! Come ogni anno transumiamo con tutto il gregge a piedi verso i nostri pascoli a Campo Imperatore. Scrivo "nostri" perchè sono i pascoli che ci ha assegnato il comune di Barisciano. Ogni pastore ha la sua zona da rispettare, non può invadere quella di altri per evitare mescolanza con altre greggi. Il cammino è lungo, dura un'intera giornata.
I nostri amici partono invece con fuoristrada e trattori per raggiungere al più presto il lago di Passaneta e cominciare a preparare i recinti che accoglieranno durante la notte e per tutta l'estate il nostro gregge!
Al solito, è' una dura giornata di lavoro, ma cerchiamo sempre di allietarla con un'abbondante, genuino ed ottimo pasto! Poi il panorama mozzafiato e l'aria incontaminata ci ripagano di ogni sacrificio. Le pecore stanno bene, trovano erba, acqua in quantità e soprattutto sollievo dal caldo tremendo dell'estate!
Mio suocero raggiunge ogni mattina Campo Imperatore e a volte, se a sera sente arrivare i lupi, rimane anche a dormire nel rifugio per evitare spiacevoli sorprese al mattino successivo. Ovidio gli da il cambio ogni tanto, ora è impegnato col lavoro nei campi, sta facendo il fieno per l'inverno! Ambra ed io lo seguiamo volentieri!

3 commenti:

  1. IL LUNGO GIORNO DEL PASTORE
    (17 luglio 2012)

    Il sole al suo levare ed al tramonto
    il lungo giorno segna del pastore
    non le sue dita basta’ a farne il conto
    su tal visione, ahi quante, tutte l’ore. …

    Già transumante il gregge in loco è giunto
    su alture e pian distese del gran sasso
    lo stazzo un po’ al rinnovo, in altro punto
    di guardia il cane amico innanzi al passo.

    Un rito, ormai costume diventato,
    l’arrivo festa dà al pastore il loco,
    sì il lago schiocca timido increspato
    la rana intanto gracida lì a poco.

    E il somarello l’acqua fresca beve
    festante anch’esso raglia e basto scuote
    suon di paiolo, allor, coperchi, in breve,
    a lui, pastor, rivolte or queste note!...

    Là la capanna in pietra a modo eretta
    dentro il giaciglio attende del pastore
    da sempre il suo paiolo e una banchetta
    al buio, al chiar di luna, a tutte l’ore.

    Dall’inoltrato giugno, luglio e agosto,
    settembre e ottobre pur, sua casa è questa,
    un vacanzier diremo oggi al suo posto
    co’ aspetti in privilegio messi in testa.

    Inver, l’azzurro ei s’alza un dito tocca
    e il sole allo spuntar primo è a vedere,
    l’aria, la pura, è sol della sua bocca
    le stelle e infin la luna a si godere!

    Negar non può di sì privilegiato
    ma non celar vi può il paiolo e il gregge
    il giorno nuovo albeggia e dunque è alzato
    la mungitura allor che azienda regge.

    Scenario in cui il pastor di ier vediamo
    Quel d’oggi, figlio d’esso ovver nipote,
    al grido “ avanti andiam, nuovo vogliamo”
    tenacia frutti dà ed amor riscuote!...
    Luigi BULSEI

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    Risposte
    1. Gigino come sempre i tuoi versi ci affascinano. Li farò diventare tesoro prezioso ed entreranno a far parte dei ricordi più belli della mia famiglia.
      Ti saluto con affetto e ti aspetto a Barisciano.

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  2. Le tue belle parole mi commuovono. I miei sentimenti, così riportati, sono lo scrigno dei miei ricordi, gelosamente custodito nel cuore. E quando lo apro non ne esce che la trasparenza del nostro vissuto e l'amore che ho per la mia terra. Con molto affetto, un abbraccio a te ed al tuo Ovidio.
    Gigino

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